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Convegno: LE NUOVE FRONTIERE DEL VETRO STRUTTURALE Tecnologie innovative per architetture contemporanee

Pisa, 3 e 4 ottobre 2008

Aula Magna della Facoltà di Ingegneria di Pisa

Il convegno presenta i risultati delle ricerche condotte nell’ambito del programma biennale di ricerche intitolato “Affidabilità di elementi in vetro strutturale; indagini teoriche e sperimentali sulla risposta termo-meccanica del materiale e di strutture trasparenti di tipo innovativo”, promosso e coordinato a livello nazionale dal Prof. Ing. Maurizio Froli, responsabile della Unità Operativa dell’Università di Pisa alla quale si sono affiancate Unità Operative delle Università di Firenze, Parma, Venezia e del Politecnico di Milano. Il progetto ha vinto nel 2005 il concorso per la attribuzione dei finanziamenti ministeriali quale Programma di Ricerche di Rilevante Interesse Nazionale. I risultati delle ricerche spaziano dall’esplorazione delle proprietà di propagazione delle fessure nel vetro alla analisi del comportamento sotto carico e sotto azioni termiche di elementi strutturali in vetro laminato piano. Nell’ambito degli studi sono stati inoltre sviluppati sistemi costruttivi assolutamente innovativi quali il sistema “Gecko” di sospensione delle facciate strutturali ed il sistema costruttivo delle “Travi Vitree Tensegrity”, entrambi titolari di brevetto. Il bagaglio di conoscenze sviluppato è ragguardevole ed solo in parte è già stato oggetto di comunicazioni scientifiche in congressi internazionali. Esso costituisce oggi la prima base di “know-how” originale interamente sviluppata in ambito nazionale ma già caratterizzata da standard qualitativi di livello europeo.

Convegno nazionale sul vetro strutturale

Conferenza dell’Ing. Blandini sulla CUPOLA VITREA

Una cupola interamente in vetro che non faccia uso di alcun giunto o telaio metallico. A partire da questa visione, si è giunti alla realizzazione di un affascinante prototipo dalla luce di 8.5 metri, unico al mondo nel suo genere. Eccezionale è la trasparenza, ma anche la capacità dei vetri curvi di riflettere e distorcere, definendo motivi sempre diversi secondo l´intensità e la direzione della luce. L’impiego dei materiali è ridotta al minimo: solo 10 mm è, infatti, lo spessore delle 44 lastre curve di vetro, semplicemente incollate ai bordi. Tale snellezza è consentita non solo dalla geometria del prototipo, che permette sollecitazioni ottimali nei giunti e nel vetro, ma anche dall’utilizzo di lastre curve da soli 2 mm, temperate chimicamente e poi stratificate con vetro float da 8 mm. Inoltre, l’impiego di titanio per l’anello di supporto consente alla cupola in vetro di deformarsi e contrarsi in base alle variazioni termiche senza dover subire alcuna sollecitazione supplementare. Ne consegue una straordinaria leggerezza dell’insieme, esaltata dalle esili colonnine metalliche che sostengono il tutto.

Seminario dell’Ing. Giampiero Manara della Permasteelisa

Facciate strutturali resistenti alle esplosioni: correlazione tra analisi, progettazione e sperimentazione