Progettazione della nuova passerella “Gualandi” a Pisa
RELATORI: Prof. Ing. Maurizio FROLI, Prof. Ing. Massimo DRINGOLI, Prof. Ing. Nunziante SQUEGLIA, Prof. Ing. Giampaolo MUNAFO’, Ing. Leonardo LANI.
TESISTA: Davide TONELLI (davide.tonelli@dic.unipi.it)
SOMMARIO:
L’idea di progettare un collegamento nel centro storico pisano, per la precisione una “congiunzione” tra le due arterie viarie cittadine di via Santa Maria e via Sant’Antonio, ha origini antiche.
Il primo ponte ubicato in tale zona sorse alla fine del XII secolo, per ragioni di lotte intestine tra le famiglie nobili della città. Con il declino di Pisa – la sconfitta della Meloria ad opera dei genovesi, la drastica riduzione dei commerci, il calo demografico ed infine la conquista fiorentina – le infrastrutture urbane cittadine andarono deteriorandosi ed il ponte in questione crollò, agli inizi del XV sec.
Da allora più volte si è proposto di ricostruire quel collegamento, per i motivi più vari: nel 1825 si voleva realizzare un ardito ponte metallico sospeso a tre travate, nel 1852 il primo Piano Regolatore della città prevedeva un ponte in ferro con quella precisa collocazione, nel 1857 se ne dette una nuova versione; più recentemente, nel 1967, vi venne realizzata una passerella carrabile per far fronte alle esigenze di comunicazione tra le due rive dell’Arno, sorte a seguito del devastante alluvione del ’66. Nel 1975 questa passerella fu demolita per i suoi caratteri di provvisorietà e da quel momento in poi nessun altro intervento è stato fatto su quel sito.
Ma i propositi di ricostruzione hanno avuto seguito: una nuova passerella ciclo-pedonale dotata di forte eleganza formale, con struttura metallica ed impalcato e parapetto vitrei, è ciò che l’ex-soprintendente ai beni culturali, arch. Malchiodi, intendeva realizzare per dar vita ad un percorso museale cittadino unitario ed organico. Un’opera questa, posta a collegamento di due importanti vie urbane, che per la sua stessa ubicazione sarebbe anche in grado di favorire il recupero della residenzialità nel centro storico, il miglioramento della qualità della vita degli abitanti e lo sviluppo in generale dei quartieri di Santa Maria e Sant’Antonio, purtroppo oggi poco o per niente inclusi nelle dinamiche della vita cittadina.
La mia tesi si inserisce in questo disegno di ampio respiro, prefiggendosi l’obiettivo di sviluppare la progettazione della passerella ciclo-pedonale in tutte le sue forme: una breve ricostruzione storica precede lo studio della ricerca della forma e le fasi di progetto e verifica strutturale e geotecnica.