Maurizio Froli

Conoscere le distribuzioni di temperatura indotte per varie cause nelle strutture portanti delle costruzioni e dedurre gli stati di coazione conseguenti è di fondamentale importanza sia nella fase di progettazione quanto in quella di verifica. Non è possibile ignorare gli effetti termici indotti nelle strutture dal clima e da altre cause perché essi influenzano direttamente non solo la durabilità e la funzionalità dell’opera ma possono anche compromettere la sua sicurezza al collasso.
In questo lavoro si delinea lo sviluppo storico delle ricerche in materia, individuando il livello delle conoscenze raggiunte nei settori della previsione e modellazione delle azioni termiche di origine climatica e dei loro effetti meccanici sulle strutture. Quindi si illustrano in sintesi le prescrizioni normative presenti nell’attuale versione dell’Eurocodice 1. Infine si focalizza l’attenzione su tre particolari tipologie strutturali, molto differenti tra loro, che sono state in questi anni oggetto di approfondite campagne d’indagine.
Viene illustrato il comportamento sotto le azioni di origine climatica di un ponte a trave continua e sezione aperta in c.a.p. (viadotto Casilina), di un edificio monumentale (la Torre di Pisa), per il quale risulta di fondamentale importanza la caratterizzazione meccanica dei materiali e la definizione di un adeguato modello geometrico ed infine viene analizzato il problema dell’idratazione dei getti massicci in calcestruzzo in condizioni termiche instazionarie quale si può riscontrare in fase di realizzazione di una diga a gravità.